Ho atteso con ansia la fine del nostro soggiorno a Kos per poter scrivere una recensione degna del disagio che abbiamo vissuto, ma credo sia importante evitare che altri turisti, come noi, si lascino ingannare dalle recensioni più che positive di questo luogo. L’albergo si presenta all’apparenza passabile, il personale cortese e lo spazio esterno ampio. L’esperienza nelle stanze, però, tradisce anche quella flebile apparenza, costringendo gli sventurati ospiti a notti insonni e a battaglie con zanzare fameliche. Per cominciare, avevamo chiesto una matrimoniale ma ci sono stati dati due letti singoli attaccati. I materassi, duri come tavole, erano ricoperti solo da un lenzuolo sottile. Niente copri materasso, niente dispositivi igienici. Ho dovuto spruzzare Amuchina ovunque per evitare brutte sorprese. Anche i cuscini, sottili e insignificanti, rendevano il riposo pressoché un’utopia. Quando ho richiesto due cuscini in più o quanto meno più alti, alla reception hanno prima storto il naso, poi hanno acconsentito a darmene uno solo (letteralmente contrattando) e alla fine non mi è stato dato neanche quello. L’aria condizionata è un incubo: ti danno un telecomando per regolarla ma in realtà è tutto pre-impostato. Le alette non si muovono e quindi diventa impossibile deviare il flusso dell’aria mentre si dorme perché il condizionatore è rivolto direttamente sui cuscini dei malcapitati. Non si può lasciare rinfrescare la stanza mentre si è via perché l’elettricità funziona con l’inserimento della chiave. E allora si prova a dormire senza aria condizionata e alla mercè delle zanzare che fanno di te un banchetto succulento. Ogni tentativo di porre rimedio è inutile: anche se dormite con le finestre chiuse e senza aria, sarete costretti ad ammazzate innumerevoli insetti entrati non si sa come dai corridoi dell’albergo che sono infestati come una palude. Ho chiesto alla reception di avere qualcosa per le zanzare e mi è stato dato, dopo tanta riluttanza, una presa a muro con una lastra anti insetti. Volete ridere? La stanza non ha ulteriori prese se non quella per il phon, a oltre un metro dal pavimento. Quando ho chiesto alla reception se non lo ritenesse pericoloso per le inalazioni (vista la posizione della presa e considerate le dimensioni della stanza) mi è stato solo detto: “prova, non so che dirti, qui ci sono tante zanzare”. Sul bagno e sulla colazione dovremmo aprire un capitolo a parte. Il primo, cieco con una finta ventola attraverso la quale passano solo le voci degli ospiti delle stanze vicine, la seconda poco meno che essenziale, con cibo immangiabile e bevande che lasciavano a desiderare che ci hanno costretti a comprare i cornetti dal supermercato vicino per poterci vagamente ricordare cosa fosse una colazione. Lato pulizia, ci hanno avvisato che cambiavano asciugamani ogni tre giorni, ma non ci hanno detto che anche il cestino dei “bisogni” veniva svuotato con altrettanta cadenza. Potete immaginare voi il resto. L’unico aspetto positiv
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